MONTERONI D’ARBIA (CAPOLUOGO)
La prima testimonianza scritta risale all’anno 1085, con la vendita del “Castello” di Monteroni, fatta dal Conte Ugo del fu Ranieri a Rodolfo Vescovo di Siena.
Il Borgo però comincia ad apparire nelle antiche carte nel XIII secolo, quando molte delle proprietà erano della famiglia Tolomei, dei Mignanelli e dell’ Ospedale S. Maria della Scala di Siena.
Nel 1290 anche la famosa Pia de’ Tolomei, (Pia Guastelloni da nubile), poi vedova di Baldo Tolomei, aveva una “domus” nel centro abitato di “Monterone Valllis Arbie”.
Sempre nel Borgo, lungo la Francigena, sono ancora visitabili l’antica Chiesa di San Donato (già esistente nel 1244 ) e il Mulino fortificato dalla imponente mole (1322).
Il Mulino, fu voluto e costruito dall’ Ospedale di Siena ed amministrato per suo conto dalla Grancia di Cuna.
Nel Gennaio 1325 il mulino cominciava a macinare, nel 1280, dopo aver subito danneggiamenti ad opera delle Compagnia di Ventura, viene fortificato con “merli e barbacane”. Viene infine incendiato durante la guerra di Siena (7 Luglio 1554), ma verrà risistemato in breve tempo e continuerà ininterrottamente la sua attività molitoria cessata solo pochi anni orsono.
Il Borgo di Monteroni fu un cosiddetto “Comunello oltre le Masse di Siena” fin da metà del 1200, ma diventò Comunità autonoma (Comune), solo 1809 con il Governo Francese.