Un Comune ricco di storia
Numerosi ritrovamenti e recenti ricerche, ci testimoniano come la Val d’Arbia fu abitata fin dal periodo protostorico e villanoviano. Successivamente furono gli Etruschi a colonizzare le nostre colline (reperti a Monteroni e Tressa, tombe a Grotti, Radi e Corsano). Poi fu la volta dei Longobardi (Le Stine, S. Ansano Gherardi, la zona di Ville di Corsano) ed a seguire i Franchi e i Carolingi (San Fabiano, Lucignano d’Arbia). Intorno al Mille le nostre colline pullulavano di piccoli castelli (S. Agostino, Quinciano, S. Ansano, Radi, Ponzano, Larnino, Tressa, Grotti, Saltemnano, Lucignano, Tavena) e anche di Pievi (Corsano e Lucignano), ma stava colonizzandosi anche la pianura.
L’enorme e rinomata fertilità dei campi, la presenza di un grande corso d’acqua come l’Arbia e la sempre crescente importanza assunta dalla “Strata Francigena”, crearono ben presto i presupposti perché anche in pianura si sviluppassero borghi di una certa densità abitativa.
E’ infatti intorno a questo periodo che si incominciano a trovare numerose pergamene che ci confermano come già nel 867 esistesse San Fabiano e la sua chiesa, nel 994 e nel 1037 Ponte d’Arbia (allora chiamato Borgo d’Arbia), nel 1085 Monteroni con il suo castello.
Ponte d’ Arbia tra l’altro, fu proprio una delle tappe di sosta del Vescovo Sigeric nel suo celebre viaggio di ritorno da Roma in Inghilterra, testimoniata nel suo celebre diario (anno 990-
Da allora questi agglomerati assunsero sempre più importanza e sulla “Strada” cominciarono a nascere chiese, mulini, ospedali.
A partire da Ponte a Tressa (allora denominato S. Angelo a Tressa), fino ad arrivare a Ponte d’Arbia, (quindi attraversando da nord a sud tutto il Comune di Monteroni), si contavano nel XIII secolo ben 8 Ospedali (quello di Tressa nato nel 1219, quello di Cuna, di Monteroni, di Lucignano, di Quinciano, di Curiano, di Sorbitella (allora Selvitella), di Ponte d’Arbia (allora Borgo d’Arbia).